mercoledì 14 dicembre 2011

Per tutti i cammelli, ma come fate?

"Ma come fate?
Abbiamo visto molti di voi disperdersi vecchi o pronti per diventarlo, nelle ore tumultuose dei lavori innaturali con cui ingannate più voi stessi che il tempo (vostra indecrittabile fede, e invece fidejussione a tutti gli effetti). Vi abbiamo scrutato inerti sulle panche di granito lucido piantare le suole nelle tacche di gomma nera consunta e insozzata dalle pavimentazioni nelle fermate di metropolitana, le mani pallide ancorate al corpo come appendici di un arcipelago esistito e poi frantumato da un immane sisma, le rughe a vent'anni decapitarvi il collo tornito per dimostrare che nutrirvi non è più un problema o un pericolo, le sopracciglia modellate da un'estetica tremendamente artificiosa, la quintessenza di quello spettro vagolante per il globo terracqueo che celebrate come moda, che sarebbe una medesima inclinazione della vita dei nervi,  ovunque siate e vi troviate, a compiere e baciare l'ano all'oggettistica e agli idola tribui, alla mamma e alle fatine, alle consultazioni elettorali e alle settimane bianche, ai giorni neri, ai periodi grigi, alle nozze d'argento, all'età dell'oro. Vi abbiamo scorto aggirarvi per queste città dolenti, sempre in più dolenti climi immerse, senza nemmeno immaginare l'esistenza di cieli o tantomeno di cieli altri, mentre i platani si ammalavano dei loro cancri colorati e le pietre miliari si sbriciolavano dopo avere fissato immaginari confini all'occidente. Le vostre teste stanche la sera dopo i trigliceridi ingurgitati, manducati con le ptialine ingenerosamente facendo a meno di accorgersi, fuggendo la Dea Attenzione come una spavalda Medusa che non si ha il coraggio di combattere. Senza più aggrapparvi (con lo sguardo, perlomeno!) ai monumenti che in un altro tempo per altri motivi dai vostri (che vi spingono a interpretare, interpretare, interpretare!) eressero simmetrici e distinti, asserviti a signorie indegne.
Ma come fate?"

Parte del "discorso fatto agli uomini dalla specie impermanente dei cammelli polari", riportato poi da Giuseppe Genna. Me l'ha passato una renna, una che faceva rima con l'autore. In questo periodo canaglia, mi sembrava un buon discorso da fare.

martedì 29 novembre 2011

Senza palle di natale

Lo spirito del natale raccoglie rancore a piene mani ovunque, soprattutto tra novembre e dicembre, mentre si siede stanco sui marciapiedi e a occhi chiusi e stretti si sforza di far fulminare le lucine intermittenti vomitate da finestre e balconi. Sul personale, è meglio tacere.

Lo spirito del natale: siamo arrivati al livello finale dell'asessualità nel rapporto uomo-donna; mi chiede come approcciare il tizio che le piace.
La řenna boemista: ma allora mi ha mentito!
La řenna boemista: le piace un altro!
Lo spirito del natale: bah no, dice che è una cosa superplatonica con uno che non ha mai visto...
Lo spirito del natale: oh, renna, non farmi fare la bocca aperta mi raccomando.
La řenna boemista: ma ti pare!
Lo spirito del natale: diamine, mi sento una donna.
La řenna boemista: ohohohohoh
La řenna boemista: e come ci si sente?
Lo spirito del natale: mal truccata.

sabato 26 novembre 2011

I grandi classici

Charles M. Schulz, maestro. Per attualizzare il noto documento, ho deciso di rennizzare i dialoganti.

renna linus: chissà che tipo è babbo natale.
renna linus: non è normale che uno se ne vada in giro facendo tutti quei regali...
renna charlie brown: sai che cosa penso?
renna charlie brown: penso che lo fa per un complesso di colpa!

martedì 22 novembre 2011

Maturati interessi trascendentali

La posizione di Josef K. quindi è trascendentale, il senso di colpa si confonde ormai, alla maniera di Kierkegaard, con l'esistenza, come nei primi romantici.
Beh l'ho letto su un libro.

La renna incipiente: fammi capire, tu non esci più di casa?
La renna incipiente: bene
La renna incipiente: l'unghia incarnita?
Lo spirito del natale: bah ora è un momento di quiete
Lo spirito del natale: si sta riprendendo dal dolore dell'operazione
Lo spirito del natale: e ancora non si è reincarnita
Lo spirito del natale: sono in quella fase di transizione, com quando cade un governo e non è ancora stato eletto quello nuovo
Lo spirito del natale: che senti meno pressione sul sedere, sotto la tua coda di renna
La renna incipiente: bene
La renna incipiente: hai della speranza?
Lo spirito del natale: che aprano un nuovo cantiere da guardare.

giovedì 17 novembre 2011

Sotto l'albero ho trovato un manganello

Si sa, quando arriva il freddo pungente di novembre, bisogna scaldarsi le mani. Ora, non è il caso ricordare che il 17 novembre è la giornata internazionale degli studenti, che insomma, un paio di cose ce l'avrebbero già da dire, a un governo che s'è trovato un Paese in regalo. Che, tipo, sono loro tra quelli col culo più all'aria. Ma va beh, ora, lasciamoli lavorare dai. Diamogli il tempo di deluderci. Non importa che abbiano detto che sono contenti della riforma Gelmini, dai, l'hanno detto così per dire qualcosa. Insomma, lo spirito del natale vuole ottimismo no? D'altra parte non sono mica esperti, questi esperti. Erano impegnati ancora, altrimenti si sarebbero fatti spiegare bene come si fa.

primo ministro: oh mi dica, sono curiosissimo, cosa fate qui?
poliziotto: vede, qui stiamo controllando l'ordine pubblico. venga, le insegno
primo ministro: ah, sì, sì. come si impugna?
poliziotto: lo deve prendere da questa parte, però se lo impugna al contrario è anche meglio
primo ministro: e poi devo muoverlo così, in avanti...
poliziotto: sì, bravo... ma è la prima volta?.. ma guardi, lei è dotato, ha un certo stile che...
primo ministro: ...
poliziotto: ...
poliziotto: ci metta subito il talco che sennò non va più via!

martedì 15 novembre 2011

Signora, c'ha mica un governo, qualcosina?

Ecco, lo spirito del natale è arrivato. A tempo debito. Non parlo solo delle lucine dei negozi, delle offerte sulle palle lucide e gli spiccioli da dare ai poveri, perchè è natale, e a natale i poveri sono più poveri. A febbraio già sono tutti a Saint Moritz, al raduno annuale dei mendicanti. A natale, poveri. Poi, tutto ok.

da novembre a dicembre:

mendicante: ...
signora con la spesa: prendi caro, tra poco è natale.

da gennaio a ottobre:

mendicante: ...
signora con la spesa: stammi lontano a' messnèr, tutti ladri, avete rovinato questo paese.

Non intendo solo questo, natale, che pure è arrivato e i mendicanti già si fermano alle vetrine di negozi sportivi a scegliere gli sci rossignòl per l'anno nuovo.
E' il natale politico. Siamo tutti più buoni. Guardiamoci intorno. Siamo in piena crisi economica, che a voler essere buonisti possiamo descrivere in sei passi:
1. Le banche cercano di fare la furbata di vendere delle buste di latte degli anni ottanta per Fresco Alta Qualità. 
2. Delle società amiche loro mettono l'etichetta Alta Qualità.
3. La gente comincia a vomitare.
4. Le banche dicono che la gente che vomita non compra latte, quindi l'economia ristagna.
5. Bisogna vendere le vacche dello stato per fare cassa: ma le compriamo noi.
6. Ora vi vendiamo il latte al doppio di prima, ed è il doppio più scaduto.
Ecco, questa è la sintesi buonista. L'Italia, per meriti tutti suoi, è senza governo. C'è da fare qualcosa. Come risolvere la situazione?

consigliere della banca: ...
italia: dai, vieni tu, tra poco è natale.
consigliere della banca: ...mi pare giusto.
italia: di' un po', è buono quel latte?
consigliere della banca: appena munto.
italia: ma va? grande!

venerdì 11 novembre 2011

Parentele, clientelismo e celebri menzogne.

Lo Spirito del Natale è  la desolazione fatta spirito. Ovviamente è uno spirito solo, e il pandoro non lo può consolare. Nemmeno quelle vacche (in senso lato) di renne possono dargli soddisfazione. Lo Spirito, abbisogna.

La řenna boemista: quella vicenda che alle donne piace "l'uomo stronzo" è vera
La řenna boemista: a me personalmente la renna stronza piace zero
Lo spirito del natale: ma io non voglio una donna che non mi da una carezza se prima non le do una randellata tra capo e cuollo
La řenna boemista: e allora devi avere pazienza
Lo spirito del natale: vabbè.
La řenna boemista: oppure non metterti con donne single da poco
Lo spirito del natale: devo trovare 'na suora e farle credere di essere il nipote di dio
La řenna boemista: avresti successo?
Lo spirito del natale: se le suore se la sono bevuta una volta, può succedere di nuovo.

lunedì 7 novembre 2011

Reazioni di un gruppo di renne alla notizia della crisi di governo.

Oggi le renne sono nervose. Verso mezzogiorno scalpitavano, si sputavano, sorridevano. Una, con espressione significativa, ha alzato una zampa e ha fatto un gesto peculiare, quasi volesse bussare ad una porta, più con la parte bassa che alta dello zoccolo, accompagnandolo ad un fischio. Un gesto popolare.
Dicevano cade! Non cade! Finge! Carogna! Le renne sono molto attente alla situazione politica, pronte a spostare la coda a destra o a sinistra, a seconda della direzione dalla quale cercano di infilargliela nel sedere. La politica, per le renne, è una questione di quanto sai coprirti il culo.

Renna 1: dice che cade il governo
Renna 2: e se ne fa un altro?
Renna 1: dice che le banche..
Renna 2: si ma poi se ne fa un altro?
Renna 3: oh rennine, dice che cade il governo
Renna 1: sì, dice che cade il governo
Renna 4: le banche, le banche!
Renna 2: si ma poi?
Renna 1: dice che le banche non vogliono più 'sto governo
Renna 2: ...
Renna 3: dice le banche che cade solo lui perchè gli altri no
Renna 1: sì dice che il problema è lui mica il resto
Renna 3: no ma per il resto, non fosse per la pioggia...
Renna 2: ...
Renna 4: le banche, ma i mercati anche!
Renna 1: i mercati, bravo, dice che non lo vogliono
Renna 2: un secchio di stock 84, qua.

sabato 5 novembre 2011

Siamo entrati nel periodo buio

Siamo entrati nel periodo buio, la gente comincia ad avere quel friccicorio natalizio un po' unto sotto il mento. E' ancora presto, si dice, però, insomma, cominciamo a cercare le lucine, le stellettine, le nininnine, le giaggioggine, le gnegnettine da mettere alla porta, a fare le prove sorrisetto canaglia allo specchio, e pensare che ci si deve mettere, a prenotare la macchina stendifaccia che con due molle sulle orecchie ti stende la ruga della fronte e te la ripiega in mezzo alla schiena.
Tu, che mi conosci, dammi un po' di ghiaccio, un boccale da un litro, succo d'arancia, vodka, granmarniè.

mercoledì 2 novembre 2011

Le morti canaglie

Il giorno dei morti va esteso anche ai viventi male.


Lo spirito del natale: diomuscolo il torcicollo è davvero una carognata
Lo spirito del natale: si può morire di torcicollo sai?
La renna incipiente: no no
La renna incipiente: muori di fastidio
La renna incipiente: come conseguenza del torcicollo
Lo spirito del natale: che morte canaglia.

venerdì 28 ottobre 2011

Cosa ti blocca gli ingranaggi?

Lo spirito del natale non è solo. Sa bene che il rancorismo è ormai diffuso a questo mondo. Si rivolge dunque alla sua renna incipiente, incalzandola con una citazione d'autore.


Lo spirito del natale: non mi hai più detto cosa ti blocca gli ingranaggi
La renna incipiente: le gare
Lo spirito del natale: le gare?
La renna incipiente: si
La renna incipiente: allora metti che tu sei una grossa azienda, potente e ricca
La renna incipiente: e devi scegliere chi ti fa il sito
La renna incipiente: non è che prendi e ne scegli una: fai una gara
La renna incipiente: cioè, fai lavorare tipo 5 aziende di renne
La renna incipiente: che si fanno il culo gratis per te
La renna incipiente: presenti
La renna incipiente: e poi loro scelgono
La renna incipiente: quindi un mese di lavoro, di 4 aziende
La renna incipiente: viene buttato nel cesso
La renna incipiente: e non pagato
La renna incipiente: il che vuol dire che 4 mesi di lavoro, circa il lavoro di 32 renne, vengono gettati al vento
La renna incipiente: non dovrebbe essere legale
Lo spirito del natale: non hanno scelto te eh?
La renna incipiente: certo che mi hanno scelto
La renna incipiente: non è cazzimma.. è proprio immorale
La renna incipiente: non credi?
Lo spirito del natale: certo
Lo spirito del natale: ciò che credo io come immorale è molto esteso lo sai
La renna incipiente: che poi alla fine
La renna incipiente: è quello che fanno le femmine
La renna incipiente: si gestiscono 3 corteggiatori
La renna incipiente: che le portano a cena, si vestono bene
La renna incipiente: spendono in messaggi, tempo, regali
Lo spirito del natale: prospettive di vita
La renna incipiente: fanno i fenomeni
Lo spirito del natale: quanto è vero! la gente non sa
Lo spirito del natale: quanto costa
Lo spirito del natale: fare i fenomeni.
La renna incipiente: e loro si divertono a gestirne 3
La renna incipiente: poi alla fine ne scelgono 1
La renna incipiente: ORRIBILE
Lo spirito del natale: non solo! ma una volta che la fenomenalità ha vinto e te la sei portata nel baraccone
Lo spirito del natale: in poco tempo già si lamenta che non sei più il fenomeno di una volta
Lo spirito del natale: come portare una macchina sempre a 4000 giri di motore
La renna incipiente: direi anche 6000 giri
Lo spirito del natale: si vede che le donne non sanno guidare, da queste cose

mercoledì 26 ottobre 2011

Il giorno della marmitta

Il fatto è che l'amore, cara la mia vacca, funziona come il più becero paragrafo sui limiti del mercato per la teoria liberista. C'è sempre di mezzo l'esempio del mercato delle auto usate. Il problema del fallimento di un mercato è, primo tra tutti: le asimmetrie informative, che non vuol dire solo: ciò che sai e che non sai, ma anche ciò che credi di sapere, o ciò che menti. Il tuo panorama sulle verità preesistenti può essere puramente soggettivo. La verità è che non sappiamo mai quanto può essere un usato sicuro quella 127 abarth del '78, anche se il proprietario dice che ci andava a Stoccolma ogni due settimane, partendo da Avellino.

lunedì 24 ottobre 2011

è tutto livore personale

No, non sono un tipo da scenate. Sono più un tipo da whiskey solitario in un angolo, mentre la festa scorre, e occhi biechi su di voi, che vi divertite con un mojito pronunciato male. Sono lì nell'angolo eppure voialtri mi cercate sempre, ipocriti, col ditino che si scuote sui sentimenti natalizi, lo stesso dito che si infilava nel naso a trattenere il gocciolone pensando a quel mito di Steve Jobs, il rivoluzionario, il messiah, morto troppo presto, troppo giovane. Ma siete proprio rincoglioniti, piangete sempre e solo chi è più ricco di voi. E' morto il motociclista, poverino: commuoviamoci di più di quando muore qualcun altro ora. Comprate la melina e fatemi il piacere di stare zitti, o vi mando le cartelle mediche dei tumori alle vie respiratorie degli operai cinesi della fabbrica più bella e giusta che ci sia. Il Natale. Fate i bravi, fate i buoni, comprate tutto, comprate!

Ecco voglio fare un blog più o meno così.

domenica 23 ottobre 2011